ID 3458
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biblioteca I-VgcFondo Rolandi RISTAMPE CEO-CHAR
frontespizio

L'ORONTEA / drama per musica / di / D. Hiacinto Andrea / Cicognini / da rappresentarsi nel / teatro Grimano / di SS. Gio. e Paolo l'anno 1666 / dedicata / a madama illustriss. e eccellentiss. / D. Maria Mancini / Colonna / prencipessa romana, duchessa / di Tagliacozzo ecc.

edizione VeneziaSteffano Curti1666
formato 14x7,5; pp. 72
parti atti 3+prologo
dedica S. Curti a M. Mancini Colonna in data 10 I 1666
illustrazioni

antiporta; frontespizio; fregi; lettere ornate 

rappresentazione Venezia, S. Giovanni e Paolo1666
libretto Giacinto Andrea Cicognini - Giovanni Faustini
musica Antonio Cesti - Pietro Andrea Ziani
personaggi
Ignoranza
Ambitione
Virtù
Gloria
Orontea regina d'Egitto
Creonte consigliero, aio della regina
Silandra dama di corte
Corindo cavaliero primario del regno
Gelone servo faceto di corte
Tibrino valletto
Aristea vecchia
Alidoro creduto figliolo d'Aristea, che si scopre essere Floridano figliolo di Sidonio re dei Fenici
Giacinta schiava in abito di maschio sotto nome d'Ismero
Coro di soldati di guardia con Orontea, coro di paggi con la detta, coro di soldati con Creonte, coro di paggi con Silandra, coro di soldati con Corindo (taciti)
osservazioni

[R.] Iª rappr. Venezia, SS. Apostoli, 1649. Iª rappr. con musica di Cesti, Innsbruck, 1656; Iª rappr. ass. probabilmente con musica di F. Luccio. Di Ziani, incaricato da Marco Faustini di rimusicare la Doriclea (v. sotto), è il prologo (GROVE e ROSAND3, pp. 192-193). A p. 7 Spettatore: «Dopo essersi per il corso di nove mesi dispendiato profusamente per farti comparire con pompa in scena la Doriclea [...] si sono fraposte tante difficoltà, che si è convenuto per necessità di risserbarla a tempo più benigno e proprizio; onde in sua vece in soli dieci giorni si è posta all'ordine l'Orontea[...] Il prologo è lo stesso della Doriclea, compositione del signor Faustini [...]» (Iª rappr. al S. Cassiano nel 1645, e non nel 1643, come qui si dice, con musica di Cavalli); a p.9 citati balli di «saltatori di corte di forze» (fine I) e di «soldati tabachisti» (fine II).