ID 3613
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library I-VgcFondo Rolandi CIAM-CIC
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BERTOLDO, BERTOLDINO E CACASENNO / dramma giocoso per musica / da recitarsi / nel teatro del Pubblico / l'estate dell'anno 1751 / dedicato / agl'Ill.mi ed eccelsi signori / confaloniero / di giustizia / ed / anziani consoli / del terzo bimestre di detto anno

edition BolognaCostantino Pisarri e Giacomo Filippo Primodì[1751]
format 16x9; pp. 59
acts atti 2
dedication Francesco Pusterli e compagni al confaloniero di giustizia ed ai consoli in data 22 VI 1751
illustrations

frontespizio; fregi; lettera ornata 

performance Bologna, Pubblicoestate 1751
libretto [Carlo Goldoni]
composer Vincenzo Legrenzio Ciampi
characters and performers
Alboino rePellegrino Salvosini
Ipsicratea regina moglieAnna Cosmi
Erminio confidente del reMaria Ferretti
BertoldoCarlo Barbieri
Menghina moglie di BertoldinoNicolina Rosa
BertoldinoGio. Dalpino
CacasennoPietro Grazioli
Marcolfa che non parlaBianchina Falabraca
remarks

[R.] Iª rappr. Venezia, S. Moisè, carnevale 1749 [26 dicembre 1748]. Nel libretto per la Iª veneziana (Amico lettore) si legge: «Circa le arie, alcune sono figlie legittime e naturali del libro, alcune adattate, altre spurie ed altre adulterine per commodo e compiacimento de' virtuosi [...]» (SARTORI). Per MAN e MGG Iª rappr. Piacenza, Ducale, 1747 (per MGG col titolo Bertoldo alla corte; in SARTORI libretto per rappr. piacentina del 1758); ripreso a Pavia, Homodeo, estate 1754, col titolo Il Bertoldo; a Potsdam, 1754, ridotto ad intermezzi e col titolo Bertoldino alla corte del re Alboino; a Londra, Covent Garden, 1755, col titolo Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno alla corte del re Alboino. L'a. del re Più non sembra ardito e fiero (I 2) è metastasiana (Demetrio, III 5); una reminiscenza metastasiana (Vicino a quel ciglio; Galatea, II) è inoltre riscontrabile nell'a. della regina Vicina a quel ciglio (III 2); l'a. di Bertoldino Bel volto credimi (I 5) è identica all'a. di 857 e 860, II 5; l'a. di Bertoldo Donne belle, donne care (II 12) è pressoché identica all'a. di 3831, II 1. A p. 5 Amico lettore: si segue liberamente la traccia del poema settecentesco (basato sui testi di Croce e Banchieri); «Le burle, i travvestimenti e le scioccherie di Cacasenno sono invenzioni per far ridere [...] Non mi sono però servito delle inezie e puerilità descritte di Bertoldino dal Croce e di Cacasenno dal Scaligero [pseudonimo di Banchieri ...] ma ne ho ritrovato delle altre, ricavate dal testo della mia testa [...]». I primi tre personaggi sono «parti serie», gli altri «parti buffe».