ID 3177
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biblioteca I-VgcFondo Rolandi GRANDE FORMATO C-D
frontespizio

[CANTATA A DUE VOCI] Accademica adunanza / tenuta in Perugia nella Sala Decemvirale / in lode / della egregia signora contessa / Vittoria Cesarei / nata / marchesa Gualterio / patrizia orvietana / morta il 19 marzo dell'anno MDCCCIX // Del medesimo / CANTATA A DUE VOCI / fatta per musica composta dal chiarissimo / maestro di cappella / signor Luigi Caruso / ed eseguita nella sera dell'adunanza accademica / dai signori / Domenico Bruni e Silvestro Corradini

edizione PerugiaCostantini e Santucci1809
formato 25,5x19; pp. 112 (102-107)
parti parti 1
dedica «due amici» a Giulio Cesarei Rossi Leoni
illustrazioni

antiporta (D. Garbi-P. Fontana) 

rappresentazione Perugia, Sala Decemvirale1809
libretto Luigi Bartoli
musica Luigi Caruso
personaggi e interpreti
Filanto 
Doralbo 
 Luigi Bruni
 Silvestro Corradini
osservazioni

[R.] Iª rappr. ass. Esiste, per le nozze della medesima nobildonna, la cantata Il destino del marchese Gualterio (non musicati; v.). Iª ed. ass. Incipit: Lasciami, ah! tu non sai. Alle pp. 5-27 Elogio di Vincenzo Bini. Il programma dell'accademia (tra parentesi i nomi arcadici) contiene: ottave Di domestico ancor lutto ripieno di Giuseppe Antinori (Bargilide Scilleo), ode A piè del freddo tumulo di Antonio Mezzanotte (Doralco Enipejo), sonetto Mentre con scarno piè verso il suo letto di Luigi Canali (Amauro Dirceo), elegia Incolumen terris mulier dignissima coelo di Luigi Brami (Dorante Argetico), sonetto Morte, che se' tu mai per chi di fede di Filippo Antonini (Damiro Eliconio), endecasillabo April piacevole, che sovra i vanni di Niccola Monti (Belinto Grineo), sonetto Ratto movea sull'atre penne il volo di Felice Santi (Alcino Melpeo), idillio Di singulti e di pianto di Teresa Brunelli Camilletti (Telesinda Spartense), sonetto Donna saggia e gentil soavemente di Vincenzio Ansidei (Idreno Taurico), phaleucium O si flebilibus modis valerem di Michele Mattioli (Aliso Creneo), sonetto Poiché fu incisa la fredda urna e mesta di Domenico Torelli (Algisto Titonio), canto elegiaco Vieni apprendi a morir: donna mi disse di Serafino Siepi (Uranio Tersicoreo), sonetto Quando s'avvide a l'ultimo momento di Luigi Mattioli (Carifilo Pirguntino), sonetto Giudizio imperscrutabile profondo di Antonio Brizi (Eliseno Spartense), ottave Tristo pensier, colle fosche ali e meste di Francesco Mancini (Clirendo Auloneo), sonetto Poiché dal sen di Giulio palpitante di Francesco Maria degli Oddi (Argilio Oroneo), epicedio Raneri, dulcis frater, quem prae omnibus unum di Filippo Friggerj (Talarco Igemonio), sonetto Sciolta dal fragil vel l'anima bella di Adriano Mariotti (Elpidoro Tritonio), sonetto Mentre dal labbro tuo queruli accenti di Francesco Maria Natali (Nidaste Tiriense), ode saffica No, cangiate non sono in muto cenere di Niccola Brucalassi (Melpiro Elimondio), sonetto L'anima bella, che le belle spoglie di Luigi Uberto Giordani, sonetto Donna, cui segue a l'urna il largo pianto di Fabrizio Della Penna (Ermelindo Rodopejo), canzone O fama! Tu che i vanni di Ranieri Bini (Fearco Mitilenico), sonetto Mira, mi disse, il tutelar del Tempio di Luigi Pacifico Pascucci (Igeo Epidaurio), sonetto Mentre le grazie e il pargoletto Amore di anonimo romano, sciolti T'affretta inerte piè; la tomba io voglio di Marcantonio Oddi (Argiso Ledeo), sonetto Dove, o figlia del Ciel, bella virtude di Luigi Bartoli (Clonace Tegeo). A p. 109 iscrizione funebre latina in onore della nobildonna defunta, a p. 111 lista di errata.