ID 3400
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biblioteca I-VgcFondo Rolandi LETTERE 2 CIP
frontespizio

LA LUCRINA / favola pastorale per musica

edizione MilanoUlrico Hoepli
tipografia Umberto Allegretti
1900
formato 19x12,5; pp. XXXVII+575 (167-188)
parti atti 3+intermezzo
illustrazioni

del vol.: antiporta (ritratto di Maggi); numerose fotografie di cimeli e documenti 

rappresentazione s. l.s. a.
libretto Carlo Maria Maggi
musica [Giuseppe Antonio Celidone] GROVE
personaggi
Dorisbo pastore
Tirsi pastore
Nice ninfa
Lucrina ninfa
Ligoccio bifolco
Lilla
Nice
osservazioni

[R.] Iª rappr. ignota. Sta in Scelta di poesie e prose edite e inedite di Carlo Maria Maggi, a cura di Antonio Cipollini. Iª rappr. Milano, 27 settembre 1666. Incipit della favola: Addio Dorisbo, addio; dell'intermezzo: Sento nell'alma mia. Da Lorenzo Bianconi, cui si deve la voce Maggi in GROVE, si apprende che una notizia sull'intonazione della Lucrina si trova in I-R vat Ottob. latino 2480, cc. 24-28: il 27 settembre «la maestà della signora imperatrice» Margherita Teresa d'Austria, allora non ancora imperatrice, in visita a Milano, recatasi nella casa del conte Bartolomeo Aresi, presidente del senato, per «vedere la salva del Castello», poté udire «una pastorale italiana» di Maggi «con intrecci di canzonette spagnuole, il tutto posto in musica dal prete Giuseppe Antonio Celidone [...] non mancandoci liete sinfonie con intermedi di balletti guidatti da Giacomo Antonio Motta [...]» (c. 27r-v). Secondo Bianconi, non può escludersi che il contributo di Celidone si limitasse alle «canzonette spagnuole», mentre la musica della Lucrina potrebbe essere di Cesti.