ID 3687
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biblioteca I-VgcFondo Rolandi CIMAROSA A-C
frontespizio

L'AMOR COSTANTE / intermezzo in musica / a cinque voci / da rappresentarsi / nel teatro Valle / degl'illustriss. Sigg. Capranica / nel carnevale dell'anno 1782 / dedicato / alla nobiltà / romana

edizione RomaAgostino Palombini[1782]
formato 15,9x9,3; pp. 44
parti parti 2
illustrazioni

frontespizio 

rappresentazione Roma, Vallecarnevale 1782
musica Domenico Cimarosa
personaggi e interpreti
Il march. di Fiume Secco uomo ambizioso e ridicoloFrancesco Benucci
Laura figlia del medesimo, amante fedele di ArmidoroAntonio Balelli
Armidoro uffiziale di spirito, amante della medesimaGiovacchino Costa
Naspolina [sic] cameriera astuta di LauraGiuseppe Censi
Il cav. Del Verde spiantato e scrocconeSanti Nencini
Menghino giardiniere, che non parla 
Servo di Armidoro 
Paggi e lacchè del marchese 
scenografi Vincenzo Mazzoneschi
costumisti Gaspare Simonettisarto
Pietro Angelinisarto
osservazioni

[R.] Iª rappr. ass. Diverso da L'amore costante di Gazzaniga su testo di Bertati (v.). Iª ed. ass. La scena II 7 (comprendente il quartetto Amore mio bellissimo) è pressoché identica a II 6 di 3951. In II 3 Armidoro intona l'incipit di un'a. metastasiana: Pensa a serbarmi, o cara (Ezio, I 3); in II 4 è il marchese a utilizzare l'incipit di un'altra a. metastasiana: Son sventurato, ma pure o stelle (Adriano in Siria, III 8). Ripreso a Livorno, Armeni, primavera 1783, col titolo Armidoro e Laurina; a Dresda, 1790, col titolo Giulietta e Armidoro.

linguaggi

latino (I 10), francese (Liron, li lera, li ron li lara / [...] / Vu set ma scere madmselle amable; II 3), esotico (II 7)