3092 CARB-CARI

[LA CAMPANA DELLA GANCIA]
Sit nomen Domini benedictum / LA CAMPANA DELLA GANCIA / grande opera-ballo in quattro atti / e quattro cambia-scene in ciascuno / con la sinfonia / progettata in Milano di maggio, posta sul telaro / a Genova di giugno, lavorata in Palermo dal primo / luglio 1860, ultima mano 4 aprile 1861 / dal professore Carboni Raffaello

ed. Palermo, Carini 1861; 21x13,5; pp. 74+6 n.n. atti 4

libr. Carboni Raffaello mus. Carboni Raffaello

pers. 1. Garibaldi Giuseppe (bar.) 2. Riso Francesco fratello di (contr.) 3. Rosalia promessa di (sopr.) 4. Rosolino Pilo Giacinto (ten.) 5. Bertani Dr. Agostino, 6. Riso Giovanni, 7. Alter Ego Lanza, 8. Cacicia Cicerovacchio, capi della pantomima 9. Maniscalco (basso cantante) 10. P. Castro Giovanni Pantaleo (basso profondo) 11. Pontillo, 12. Carreca, 13. Satriano, satelliti di Maniscalco (secondo ten. e bassi) — Primo coro, dei tredici fucilati nel tredici del mese di aprile; secondo coro, dello Stato Maggiore Garibaldi; terzo coro, dei sette capitani della 1ª spedizione; quarto coro, dei Mille della prima spedizione; quinto coro, dei studenti di Pavia; sesto coro, delle squadre di Rosolino; settimo coro, dei frati della Gancia; ottavo coro, di donzelle dell'Ariete il corpo di ballo in completo; dame di corte e di palazzo, paggi, proletari, frati, sbirri, bavaresi e svizzeri

oss. [R.] Probabilmente mai rappresentata. Carboni, evidentemente uno squilibrato, iperbolico esaltatore degli eventi del Risorgimento e grafomane, la pretendeva un po' anche a musicista. I suoi testi, che probabilmente non ebbero mai l'onore della ribalta, vennero riuniti in un curioso zibaldone, dal tit. Lo scotta - o - tinge.  Iª ed. ass.  Alle pp. 2-3 sonetti acrostici in lode di Mazzini e Garibaldi, datati rispettivamente 4 aprile 1861 e giugno 1860; a p. 4 due strofette di settenari in lode di Manzoni; alle pp. 7-9 Sinfonia, in versi; a. 74 sonetto acrostico-martelliano in lode di Enrico Cialdini; a pp. 75-77 Appendice di Mordini in data 24 ottobre 1860; a p. 78 sonetto acrostico-martelliano in lode di Vittorio Emanuele II; a p. 79 sonetto acrostico-martelliano in lode di Garibaldi; a p. 80 sonetto per Antonio Mordini, amico di Garibaldi. Alle pp. 70-71 Inno di Garibaldi di Luigi Mercantini (ultima strofa in quarta di copertina). In seconda di copertina elenco di opere dell'autore. Altra ed. del testo in Lo scotta - o - tinge, I, Roma, Ermanno Loescher; Napoli, Felice Perrucchetti 1872, pp. 9-91.