3365 RISTAMPE CAVALLI A-Z

SCIPIONE AFFRICANO / drama per musica / nel famoso teatro Grimano a / SS. Gio. e Paolo / l'anno MDCLXXVIII / consacrato / all'illustrissimo signor / Ferdinando / Torriano de Tassis / gentiluomo della camera del sere- / nissimo granduca di Toscana / figlio dell'illustriss. Sig. barone / Ottavio / cameriere delle chiavi d'oro di S.M.C. / e generale ereditario delle sue / poste imperiali in Venezia

ed. Venezia, Francesco Nicolini 1678; 14,5x7,9; pp. 72 atti 3 ded. T. Fattorini a F. T. de Tassis ill. fregi; lettere ornate

teatro Venezia, SS. Giovanni e Paolo, 1678 [carnevale] MAN

libr. Minato Niccolò, [Fattorini Tebaldo] mus. Cavalli Francesco, Viviani B.

pers. 1. Scipione Africrno [sic] proconsole de' Romani 2. Massanissa suo capitano 3. Asdrubale cartaginese vinto da Scipione 4. Siface re de' Massessuoli, prigion de' Romani 5. Sofonisba sua moglie, tenuta occulta da Massanissa, in abito d'uomo 6. Ericlea prencipessa di Cartagine 7. Luceio prencipe de' Celtiberi destinatogli per isposo, fintosi paggio 8. Polinio suo fratello, si finge Luceio 9. Catone filosofo 10. Ceffea vecchia nutrice d'Ericlea 11. Un soldato 12. Una Sibilla 13. Un cadavere creduto di Siface — Coro di musici e di stromenti coro di popolo; prencipi, soldati, paggi con Scipione; soldati, paggi, prencipi con Asdrubale; prencipesse, paggi con Ericlea; soldati, schiavi, paggi con Massanissa; paggi con Polinio, gladiatori, spiriti, giocatori di Marte

oss. [R.] Iª rappr. Venezia, SS. Giovanni e Paolo, 1664, con musica del solo Cavalli. A p. 5 Cortese lettore: «[...] per adattarsi maggiormente al gusto corrente è stato necessario ridurlo [lo Scipione] a qualche brevità ed accrescerlo nelle canzoni [...]»; «A fine però che non resti pregiudicata la gloria di tant'uomo [Minato, menzionato sopra], saranno le aggiunte distinte con questo segno " [...]»; il lettore è inoltre pregato di «[...] ammirare l'armonia spiritosa delle note del signor Bonaventura Viviani [...]» (Cavalli è menzionato sopra).  Iª ed. in R.  L'uso delle virgolette consente di riconoscere i pezzi nuovi con musica di Viviani (si trascurano i passi di r.): Per domar guerriero orgoglio (I 1), Non più stragi, non più morti (I 2), Di tua sorte, o bella, godi (I 3), Sento a l'alma (I 4), Stelle che già m'avete (I 5), A dispetto de la sorte (I 5), Onde, voi che mormorate (I 6), Senza l'esca de' piaceri (I 7), Al rotar d'astri crudeli (I 8), Chi dà fede alla fortuna (I 8), Se mai devo innamorarmi (I 9), Che pensi mio cor (I 10), Col bell'arco d'un ciglio, ch'è nero (I 12), Cieco volante Amor (I 13), Chi è bella e giovane (I 13), De la sorte a le tempeste (I 14), Un raggio di speme (I 15), Non speri di godere (I 15), Non ha doglia un cor amante (I 16), Non sa dir ciò che sia pena (I 17), Il rigor di tue vicende (I 18), Sì, sì, volate, sì (I 20), Più sereno in Oriente (II 1), Io vi lascio amiche arene (II 2), Astri fieri, acerbi fati (II 3), Quanto è dolce a questo petto (II 5), Fra catene aver il cor (II 6), Fresche aurette (II 7), Fra quei lacci di fulgid'oro (II 7), Non ha mai pace al cor (II 8), Ingannar chi ha bianco il crine (II 9), Amor non so (II 10), A l'armi cor mio (II 11), Con lo strale di luci d'oro (II 13), Al ferir del nume infante (II 14), Ma come ad Amore (II 14), Chi porta d''Amor (II 15), Di vendetta, d'ira accesa (II 15), Negli sdegni del mio sole (II 16), Col dardo suo dorato (II 18), Costanza del mio bene (II 19), Se con cifre d'adamanti (II20), Al suon de le trombe (II 21), Perché io peni, o luci belle (III 2), Dati pace, mio cor costante (III 3), Contenti che rendete (III 4), Due rai lucenti (III 4), Quanto sei fiero e spietato (III 5), Lieto godi amante cor (III 8), Non credete amanti no (III 9), Voi m'andate lusigando (III 11), Speranze che dite? (III 11), Amor lasciami in pace (III 12), Possibile o ciel (III 13), Vanne speranza va (III 13), Pensieri fermate (III 14), Che più vi resta, o cieli (III 16), Riedi o cor, riedi agl'inganni (III 16), Dammi l'ale, o Dio volante (III 17), Cieca dea che già incostante (III 18), Ardete, struggete (III 19), Tra quell'onde e quegli ardor (III 20), Se la sfera (III 21), Alme contente e liete (III 22). Nella dedica: «Io consecrando nello stesso [lo Scipione] a V. S. illustrissima la debolezza di quei pochi talenti che m'è toccato d'inserirvi [...]»; a p. 7 Argomento, a p. 10 citati balli «di gladiatori» (I 2), «di spiriti» (fine I), «di giocatori di Marte» (fine II). Il nome del personaggio n. 2 è nel testo Massinissa.