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L'ARGIA / drama / per musica / da rappresentarsi nel teatro / a San Salvatore / l'anno 1669 / consacrata / all'illustrissimo / et / eccellentiss. Sig. / Alessandro / Contarini / procurator di san Marco

ed. Venezia, Nicolini e Curti 1669; 15x7,8; pp. 81 atti 3 ded. Francesco Nicolini a A. Contarini, in data 23 I 1669 ill. fregi

teatro Venezia, S. Salvatore, 1669

libr. [Apolloni Apollonio] mus. [Cesti Antonio]

pers. 1. Atamante re di Cipro 2. Dorisbe figlia d'Atamante 3. Feraspe prencipe di Negroponte 4. Aceste scudiero di Feraspe 5. Argia prencipessa di Negroponte, sorella di Feraspe in abito di maschio chiamata Laurindo 6. Lucimoro figlio d'Atamante, creduto Selino figlio del re di Tracia 7. Solimano servo di Selino 8. Dema vecchia nutrice di Dorisbe 9. Lucano buffone d'Atamante 10. Filaura cantatrice 11. Alceo eunuco, servo di Filaura 12. Osmano vecchio in abito di pastore, aio di Lucimoro 13. Un bambino figlio di Lucimoro e d'Argia 14. Venere Coro di marinai

oss. [R.] Iª rappr. Innsbruck, Palazzo Ducale, [4 novembre] 1655.  L'ed. coeva (con prologo) del solo Francesco Nicolini, indicata da GALVANI (p. 86) e mancante in SARTORI (che segnala per la presente un'antiporta) è registrata da ALM (prologo: Apollo, le Muse, il Piacere); Iª ed. italiana Roma, Delfino 1657 (FRANCHI; v. anche FRANCHI1, pp. 204-205), con prologo (Teti, Amore); rappr. nel 1669 anche a Milano e a Siena (SARTORI). Errata (invertita) la sequenza delle cc. 63-64 e 61-62 e delle cc. 71-72 e 69-70; pp. 57, 58, 59 numerate per errore rispettivamente 77, 71, 72; I 9 reca per errore il n. 11, II 13 il n. 18, III 9 il n. 4, III 12 il n. 7, III 13 il n. 12, III 18 (ultima) il n. 17. A p. 5 Lettore: «Basta che io ti dinoti esser ella [l'Argia] figlia di quei genitori de' quali applaudesti alla Dori. Vi sentirai alcune ariette udite in altra occasione: ma perché sia noto che furon prese da questo drama vi si hanno lasciate sì per essere di pochissimo numero, come anco di singolare esquisitezza. È stato ancora abbreviato, e fattavi qualche alteratione, a solo oggetto d'accomodarsi alla brevità e alle congionture delle parti [...]»; alle pp. 6-8 Argomento della favola; a p. 32: «Segue un ballo di schiavi» (fine I); a p. 71: «Ballano i fantasmi, poi si nascondono» (II 20).