3581 CHER-CHIN

LA VANITÀ DELUSA / dramma per musica / da rappresentarsi nel teatro Pubblico / d'Arezzo nel carnovale / dell'anno 1737 / sotto la protezione / dell'A.R. del serenissimo / Gio. Gastone I / granduca di Toscana

ed. Firenze, Pietro Gaetano Viviani 1737; 15,1x8,5; pp. 88 atti 3 ded. Giuseppe Fantini impr. a Baldassarre Suares della Conca ill. fregi; lettere ornate

teatro Arezzo, Pubblico, carnevale 1737

libr. [Vanneschi Francesco?] WEAVER mus. Chinzer Giovanni

pers. 1. Panicone marchese di Tizzano 2. Bellalba sua figlia 3. Orazio sotto nome di Dulcinea, sorella del conte Sgrana, amante corrisposto di Lisaura 4. D. Sancio fratello di Lis. e di Bell. 5. Leandro sotto nome di Sgrana, Co. di Bevagna, amante di Bellalba 6. Lisaura sorella di Bellalba 7. Lisetta serva del March. Panicone 8. Ficca sotto nome di Dardinello, servo di Leandro int. Amaini Carlo (1), Fantoni Francesca (2), Fabiani Giuditta (3), Rutini Giovanni (4), Pellingieri Neciscro (5), Nesi Gaetana (6), Brogi Caterina (7), Ferrini Giuseppe (8)

oss. [R.] Iª rappr. Firenze, Cocomero, 1731.  L'a. di Lisaura Chi un dolce amor condanna (II 3; secondo e terzo e verso ritoccato) è metastasiana (Catone in Utica, I 10). A p. 5 Argomento. ling. lat. (III 11)