3618 CIAM-CIC

LA MAESTRA DI SCOLA / dramma giocoso / per musica / da rappresentarsi per la fiera dell' / autunno corrente 1749 / nel Nuovo teatro / dietro alla Rena di Verona / dedicato all'impareggiabil merito / di S.E. / la signora / Cecilia / Priuli Valmarana / capitania di Verona

ed. Verona, Dionigi Ramanzini [1749]; 15,4x9; pp. 52 atti 3 ded. li compartecipi a C. Priuli Valmarana ill. fregi; lettera ornata

teatro Verona, Nuovo dietro alla Rena, autunno 1749

libr. Goldoni Carlo, [Palomba Antonio] mus. Ciampi Vincenzo Legrenzio, [Cocchi G.]

pers. 1. Elisa creduta vedova di Filauro 2. Filauro creduto morto, sotto nome di Lucindo 3. Flavia amante di Lelio 4. Lelio amante di Flavia 5. Drusilla maestra di scolla [sic] 6. Belfiore vecchio rico amante di Drusilla 7. Leonora figlia di Belfiore 8. Lindoro nipote di Belfiore int. Strambi Orsola (1), Bastiglia Anna (2), Barbarini Ottavia (3), Mareschi Marcantonio (4), Paganini Maria Angiola (5), Paganini Carlo (6), Baratti Cattarina (7), Valletti Antonio (8)

cor. Cattani Andrea

oss. [R.] Iª rappr. con musica di Ciampi. Si tratta probabilmente di una rielaborazione goldoniana de La maestra di Palomba, già musicata da Cocchi.  Iª rappr. con musica di Ciampi (parti buffe), Venezia, S. Moisè, autunno1748, col tit. La scuola moderna o sia La maestra di buon gusto (BELLINA); Iª rappr. del libretto di Palomba, Napoli, Nuovo sopra Toledo, primavera 1747, con musica di Gioacchino Cocchi e col tit. La maestra. Per l'utilizzazione di musiche di Cocchi e per altre identificazioni, v. BELLINA. Al S. Moisè nell'autunno 1748 si dava anche La semplice spiritosa, con personaggi in buona parte identici (Agnesa in luogo di Drusilla, Arnolfo in luogo di Belfiore e Menecchina in luogo di Leonora) e con la stessa compagnia di canto (SARTORI; GROPPO: «poesia d'incerto autore, musica a piacer de' cantanti»); con gli stessi personaggi (salvo il mantenimento di Belfiore) e con lo stesso tit. già rappr. a Firenze, Cocomero, 26 dicembre 1746, libretto e musica d'ignoto (WEAVER). L'a. di Elisa O placido il mare (I 5) è metastasiana (Siroe, I 8); così l'a. di Drusilla È la fede degli amanti (I 11) corrisponde alla prima strofa di un'a. del Demetrio (II 3); l'a. di Elisa Dimmi che un empio sei (III 8) è tratta (seconda strofa lievemente variata) dall'Artaserse (I 14); l'a. di Lindoro Donne belle, donne care (II 2) è pressoché identica all'a. di 3613, II 12. A p. 5 Protesta, a p. 6: la «poesia delle parti buffe» è di Goldoni e la «musica buffa» di Ciampi; nella stessa p. lista dei ballerini; a p. 52 a. sostitutiva di Belfiore per III 5: Nissun faccia il sostenuto. I primi quattro personaggi sono «parti serie», gli altri «parti buffe». I primi quattro personaggi sono «parti serie», gli altri «parti buffe».