4183 VARI AUTORI C

CESARE IN EGITTO / dramma per musica / da rappresentarsi nel teatro / Giustinian di S.Moisè / l'autunno dell'anno 1746

ed. Venezia, Modesto Fenzo 1746; 15x8,5; pp. 47 atti 3 ill. front.

teatro Venezia, S. Moisè, autunno 1746

libr. [Lalli Domenico?] mus. [Colombo Antonio?]

pers. 1. Giulio Cesare 2. Cornelia vedova di Pompeo 3. Cleopatra sorella di Tolomeo 4. Tolomeo re d'Egitto 5. Achilla generale di Tolomeo int. Emiliani Sebastiano (1), Giorgi Geltruda (2), Scartabelli Annonciata (3), Negri Gio. Domenico (4), Guadagni Gaetano (5)

oss. [R.] Iª rappr. con musica di Colombo, Venezia, S. Samuele, 1744.  Per SE aveva la musica di Colombo la rappr. di Treviso, Dolfin, autunno 1746 (personaggi e interpreti identici ai nostri; SARTORI). Il librettista è comunemente indicato in Bussani, il cui Giulio Cesare in Egitto (Iª rappr. Venezia, S. Salvatore, 1677, con musica di Sartorio; v.) risulta però molto diverso. Indubbia è invece la discendenza del presente libretto dal libretto omonimo, anch'esso comunemente attribuito a Bussani, musicato da Predieri (Roma, Capranica, carnevale 1728; in R. la ripresa di Foligno, carnevale 1729) e da Giacomelli (Iª rappr. Milano, Regio Ducale, carnevale 1735; in R. la ripresa di Venezia, S. Giovanni Grisostomo, autunno 1735). A proposito del libretto veneziano R., notata la diversità rispetto al testo di Bussani, considera probabile la paternità di Lalli, che firma la dedica. Numerosi imprestiti metastasiani: l'a. di Cleopatra Se possono tanto (I 11) è tratta dalla Semiramide (I 9; BRUNELLI, p. 1450); l'a. di Cleopatra L'incerto mio pensiere (I 12) dal Siroe (I 16); l'a. di Tolomeo Gemo in un punto e fremo (II 3) dall'Olimpiade (II 15); l'a. di Achilla Il pastor se torna aprile (II 10) dalla Semiramide (II 6; tre versi sembrano storpiati più che variati); l'a. di Tolomeo Destrier ch'all'armi usato (II 13) dall'Alessandro nell'Indie (II 10); infine, i primi quattro versi dell'a. di Cleopatra Fra mille timori (III 4) sono identici (salvo che il primo e il terzo sono scambiati) ai versi corrispondenti di un'a. del Ciro riconosciuto (Fra mille furori, I 10). A p. 3 Argomento.