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IL MONDO FESTEGGIANTE / balletto a cavallo / fatto nel teatro / congiunto al palazzo del sereniss. / granduca / per le reali nozze / de' serenissimi principi / Cosimo terzo / di Toscana / e / Margherita Luisa / d'Orléans
ed. Firenze, stamp. di S. A. S. 1661; 23,7x17,5; pp. 66 ill. 3 inc. (tra pp. 16 e 17, tra pp. 26 e 27; S. D. Bella; tra pp. 40 e 41)
teatro Firenze, palazzo Pitti, 1661
libr. Moniglia Giovanni Andrea mus. Anglesi Domenico
pers. 1. Atlante 2. Europa 3. America 4. Asia 5. Affrica 6. Sole 7. Luna 8. Giove Coro d' ore notturne, coro d' ore diurne, coro di deità
scen. Visconti Alessandro macch. Tacca Ferdinando, Visconti Alessandro cost. Dati Carlo, Dal Borgo Jacopo, Capponi Raffaello
oss. [R.] Iª rappr. ass. Esemplare meraviglioso superbamente legato in cuoio con l'arme degli sposi (Medici- Orléans), impressa anche sul piatto posteriore della legatura; è probabile che l'esemplare appartenesse a qualcuno della famiglia granducale. Esemplare raro soprattutto perché contiene le tre incisioni: le prime due rappresentano due momenti scenici, la terza la disposizione dei cavalieri. Le incisioni misurano cm. 46x32. Iª ed. ass. Anglesi è menzionato a p. 61 come autore di «tutte le bellessime [sic] musiche uditesi nella presente festa». La descrizione di Alessandro Segni contiene i seguenti brani poetici: Sotto al vetusto incarco; Contenti, venitemi in seno; Scese da soglio eterno; Oh come ben s'adegua; Doppo fiere tempeste; E come, Europa, e come; Oh quanto, Europa, o quanto; Dalle grotte; Invide di mie glorie; In così nobil gara; Alle vostre querele; Se dall'aurea quadriga; A sì beati auspici; Di Marte al furore; All'armi, a battaglia; O come già nel destinato arringo; Pugnate sù sù; Le rive d'Oronte; Oggi splendete in mezzo al ciel toscano; Lungi da questo cielo; Non più Marte in voi s'accenda; Ecco il prefisso giorno; Mie lucide pompe; Ritirando ad Eto il morso; Oggi ch'al suo valore; Dell'etra eccelso nume; Prendi sí triforme dea; Riedano i dì felici all'Arno in riva; Io dal gran carro aurato. Dir. della musica, Lanfredini Lanfredin; inventore dello spettacolo, Carducci Alessandro; menzionati tutti i nomi dei cavalieri. Moniglia compare nella forma Moneglia (p. 60); nelle didascalie delle prime due incisioni Tacca compare nella forma Tacha. Altro esemplare identico ma senza incisioni in R. (musica 2a seg); altra ed. del testo in Delle poesie dramatiche di Giovannandrea Moniglia, I, Firenze, Vangelisti 1698 (pp. 299-350); da quest'ultima (p. X) si desume il nome di Segni come autore della descrizione. I personaggi si desumono dal testo.