4845 | ANTENATI 21-31 |
IL SACRIFICIO / favola / pastorale / del signor / Agostino / Beccari / da Ferrara
ed. Ferrara, Alfonso Caraffa 1587; 16,8x10,4; pp. 128 atti 5+2 prologhi ill. front.; fregi; finalini
teatro [Ferrara, 26 luglio 1587]
libr. Beccari Agostino mus. [Della Viola Alfonso]
pers. 1. Erasto giovane 2. Orenio vecchio 3. Carpalio giovane 4. Turico giovane 5. Ophelio vecchio 6. Satiro 7. Callinome, 8. Melidia, 9. Stellinia, ninfe 10. Sacerdote 11. Brusco capraro di Carpalio Coro de' pastori nudi
oss. [R.] Iª rappr. Ferrara, palazzo di Francesco d'Este, 11 febbraio 1554, e ivi ripresa il 4 marzo dello stesso anno (A, il quale ricava dalla Iª ed. «[...] che Mess. Alfonso dalla Viula fece la musica e che Mess. Andrea suo fratello rappresentò il sacerdote colla lira». La presente ed. fu approntata per le nozze di Girolamo Sanseverino (A: «forse meglio Giulio») Sanvitale, marchese di Colorno e conte di Sala, con Benedetta Pia, sorella di Marco Pio di Savoia, signore di Sassuolo (v. l'intestazione del nuovo prologo a p. 13). Iª ed. Ferrara, Francesco Rossi di Valenza 1555 (A). Sulla rappr. del 26 luglio («with an elaborate setting») informa l'ed. coeva (Ferrara, Giulio Cesare Cagnacini) registrata da CORRIGAN (in A: ad istanza di Alfonso Caraffa, per Giulio Cesare Cagnacini e fratelli 1588). Si apprende da A che la pastorale fu ripresa a Ferrara, 2 dicembre 1587, «[...] come apparisce dal seguente opuscolo: Narrazione delle feste sontuosissime e superbissimi apparati fatti nelle felicissime nozze degl'illustriss. Sig. il Sig. Marco Pio di Savoia, signor di Sassuolo, e della Sign. Clelia Farnese, con alcune rime e intermedi recitati nella pastorale fatta in dette nozze, in Ferrara, per Vittorio Baldini 1587»; questa ripresa aveva un nuovo prologo (recitato da Imeneo) di Guarini, come «[...] si crede che anche del Guarini sieno stati gl'intermedi recitati in questa occasione». A p. 3 Umani e cortesi lettori: «[...] v'invio il Sacrificio favola pastorale del signor Agostino de Beccari di novo da questo raro intelletto rivista e in molti luoghi accresciuta; né molto passerà ch'anche vi potrei dare la Dafne opera pastorale del medesimo autore [...] Studierò anche di darvi in breve tutte le rime che ha fatte sin qui il signor Pietro Bertini cavalliere aretino [...]»; a p. 5 epigramma Pastorum erraret cantus quum, et fistula sylvis di Giovanni Pietro Rusca, a p. 6 sonetto di BArtolomeo Rocchese all'autore (Spirto gentile, i tuoi purgati inchiostri), a p. 7 sonetto dell'autore «in morte di uno dei recitanti» (Voi vaghe ninfe, che più volte ascose), a p. 8 L'argomento. Entrambi i prologhi sono semplici allocuzioni, senza azione scenica. Testo in endecasillabi salvo i seguenti squarci (endecasillabi e settenari): Se con accenti folli (II 4), S'io porsi un tempo in vano (II 4), Se parve un tempo vana (II 4), O alta dea, che i bianchi cervi desti (III 2), Tu, c'hai le corna risguardanti il cielo (III 3), Tu, che come ver re lo scettro tieni (III 3), Della greggia abbi e dell'armento cura (III 3), Venere bella, e tu suo figlio Amore (IV 7), O dei silvestri, se alcun qui d'intorno («canzone» finale). Si conserva la musica di III 3 (invocazione del Sacerdote a Pan; v. sopra per gli incipit) e della canzone finale (v. KAUFMANN).