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LA POESIA E LA MUSICA IN SANTA CECILIA / accademia poetica / data / in onore di santa Cecilia / dai convittori / del collegio Calasanzio / il dì XIV dicembre MDCCCLXXVI / nella chiesa di San Carlo all'Arena

ed. Napoli, Tornese 1876; 22,8x15,8; pp. 16 ded. i padri del collegio al cardinal Sisto Riario Sforza

teatro Napoli, chiesa di S. Carlo all'Arena, 14 dicembre 1876

mus. De Martino Alfonso, Mercadante S., Stradella A.

int. Messina Guglielmo, De Roberto Gennaro (bar.), Bellucci Sessa Modestino (ten.)

oss. [R.] Iª rappr. ass.  Di De Martino è Inno a santa Cecilia (Salve, o diva, che i casti pensieri; Messina); di Mercadante Ave Maria (Bellucci Sessa), con accompagnamento di quartetto d'archi; di Stradella Aria di chiesa (De Roberto), in una riduzione per quartetto e pianoforte di Tommaso Tartaglione. Si eseguono inoltre: sinfonia da La gazza ladra di Rossini; terzetto di De Meglio (da Lucia di Lammermoor) per violino, violoncello e pianoforte; Il Mosè, concerto per pianoforte di Sigismund Thalberg; settimino di (Leopoldo?) Mugnone su Gli Ugonotti; Melodia per oboe con accompagnamento per pianoforte, di Vinaccia. Alle pp. 5-7 liste di coristi e orchestrali; alle pp. 9-16 Disegno dell'accademia, in cui lo scolopio Enrico Errico dà conto di un proprio discorso (La religione è vita dell'arte) e di vari componimenti poetici in lode della santa; dir. d'orchestra, De Martino Alfonso.