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biblioteca I-VgcFondo Rolandi GOLIARDICI
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[IERI, OGGI ... DOMANI?] Teatro di Società - Treviso / gennaio 1915 / spettacolo studentesco / di beneficenza / IERI, OGGI ... DOMANI? / fantasia comica in 1 prologo e 3 atti / parole / del D.r Qualcuno / musica / del M.o Parecchi

edizione s. l. [1915]
formato 19x13,7; pp. 99
parti atti 3+prologo
illustrazioni

copertina (C. Fabiano) 

rappresentazione Treviso, Societàgennaio 1915
musica Luigi Boccaccio - Charles François Gounod - Robert Alexander Schumann - Pompilio Sudessi
personaggi
Cenerentola
La Città
La Moda
Gaia da Camino
Gherardo da Camino
Lo scettico
Gambe de pano
Il mago Tullio
Fraccaria
Patresin
Riccio
Pianello
Bosco
Calzarava
Bafometto
Il Carovivere
Baghatto
Fosco
I 4 angeli
Il capitano dei polli
Baylus
Barbabianchina
Barbanera
Barbarossa
Il Gaffo
Gnocoletti
Erberavo dal Bon
Sudilio Pompessi
L'idraulico
Brevedin
Memi
I 3 gendarmi
Chivappiano
L'intellettuale della Stella d'oro
Rirì
Il Gran cordon della luna
Il profeta Gigione
Curto
Risidoro
Piviale
Dalle Costole
Le cariche, gli analfabeti, i gloriosi martiri della croce, i beatissimi vergini diocesani, i letterati trevigiani, i lustrissimi, gli ippici, gli intellettuali della Stella d'oro, i camerieri, i mazziniani, i postelegrafonici
osservazioni

[R.] Iª rappr. ass. Testo con prosa; diverso dall'omonimo di Napoli, 1914 (non attribuiti, v.). Iª ed. ass. Di Boccaccio è «terzetto ombrelli» (La modestia è una gran bella cosa, III 7); di Gounod Serenata (Quando l'aria s'imbruna, II 9); di Schumann Il conforto del trovatore (II 2); di Sudessi sono a. Carezza musicale (II 10) e a. nuova Parlamento è quella cosa (III 3). Si utilizzano inoltre: a. Tu che a Dio spiegasti l'ali da Lucia (prologo 1); a. Son lo spirito che nega da Mefistofele (prologo 2); a. Cuoricin, tesorin da Conte di Lussemburgo (prologo 3); finale I da Mefistofele (Pur ch'io rimbocchi, prologo 3); kermesse da Faust (Su progetti ... presto qua!, I 1); a. La donna è mobile da Rigoletto (I 2); valzer da Faust (I 3); «strofette allegre» (Canto per te Treviso un po' sgarbata, I 4); a. Chi del gitano i giorni abbella da Trovatore (I 6); a. Giunto sul passo estremo da Mefistofele (I 6); a. La violetta (I 6); finale del prologo da Mefistofele (Date, o campane, alle terre e ai cieli, I 6); «coro universitario» (Viva quei che monta in scano, II 1); a. Signor curato (II 1); a. I re da Belle Hélène (II 1); a. Vo da Maxim allor da La vedova allegra (II 3); a. Usignol, usignol da Venditore d'uccelli (II 4); a. Donne, donne da La vedova allegra (II 4); a. A te questo rosario da La Gioconda (II 5); galop da Mascotte (III 1); terzetto «dei ladroni» da Gran Via (Sono il primo ... amicone, III 2); a. Quando la sera vien da Eva (III 4); a. Il vero parigino da Eva (III 5); a. da Il cavalier della luna (Il padroncino son quasi del mondo, III 7); a. Quando Rosa (III 7); a. «stornelli montagnoli» (Del mio Carisi, III 7); a. Mi par d'esser con la testa da Il barbiere di Siviglia (III 10); a. Daghela avanti un passo (III 11); a. Te l'ho dito tante volte (III 11); a. Bella, non piangere (III 11); a. La stela cometa (III 11); a. Quando la tromba suonava all'arme (III 12).

linguaggi

veneziano (passim), francese (ruolo della Moda)